Cos’è il bilancio di sostenibilità
Il bilancio di sostenibilità, o report di sostenibilità, è un documento di rendicontazione redatto dalle imprese, organizzazioni o enti che riporta obiettivi, attività e risultati dal punto di vista della sostenibilità economica, sociale e ambientale.
Il bilancio di sostenibilità è rivolto a tutti gli stakeholder (portatori di interesse) dell’azienda (clienti, fornitori, dipendenti, autorità locali, media, investitori…) al fine di comunicare loro l’impatto dell’attività dell’azienda sul territorio, sull’ambiente, sull’economia e sulle persone secondo i criteri ESG (Environmental, Sustainability, Governance). Per questo viene anche definito bilancio ESG.
Quando redigere il bilancio di sostenibilità
Ad oggi la redazione del bilancio di sostenibilità è obbligatoria per legge solo per le aziende di grandi dimensioni (attivo di stato patrimoniale superiore ai 20 milioni di euro o ricavi netti superiori ai 40 milioni di euro), per le aziende con oltre 500 dipendenti e per gli enti di interesse pubblico, mentre gli Enti del Terzo Settore sono obbligati a redigere il bilancio sociale.
Secondo quanto stabilito dalla Direttiva UE 2022/2464, dal 2024 la rendicontazione societaria di sostenibilità diventerà obbligatoria per tutte le aziende (anche non quotate in borsa) con più di 250 dipendenti, con un fatturato superiore ai 50 milioni di euro e con un attivo superiore a 43 milioni. Dal 2026 sarà invece obbligatoria anche per le PMI quotate.
Nonostante non sia obbligatorio per tutti, redarre (e diffondere) il bilancio di sostenibilità si rileva sempre di più una scelta strategica, in grado di migliorare l’immagine aziendale nei confronti di clienti, investitori, banche, opinione pubblica ecc., sempre più sensibili a determinate tematiche e all’attenzione dell’azienda verso i valori ESG. Inoltre serve all’organizzazione stessa per rendersi conto dell’impatto della propria attività, individuare le criticità e i possibili margini di miglioramento.
Come redigere il bilancio di sostenibilità
Non esiste una legge che regoli come redigere il bilancio di sostenibilità, tuttavia le linee guida maggiormente adottate sono quelle del Global Reporting Initiative (GRI), un ente internazionale no profit nato con l’obiettivo di definire uno standard attendibile e credibile di rendicontazione valido per tutte le organizzazioni, di qualsiasi Paese, settore e dimensione.
Il GRI ha stabilito alcuni standard universali, che includono anche i principi di rendicontazione del Report di sostenibilità, e alcuni standard specifici per gli ambiti economico, ambientale e sociale.
Come tradurre il bilancio di sostenibilità
Va da sé che tradurre il bilancio di sostenibilità sia un’attività complessa, da non sottovalutare: si tratta infatti di un documento tecnico caratterizzato da una terminologia ben precisa e relativa a più ambiti: finanziario, ambientale, sociale… Occorre pertanto affidarsi a professionisti con competenze linguistiche e di settore ben precise, in modo da effettuare la trasposizione nella maniera più fedele e più corretta in base alla lingua di destinazione.
Spesso viene individuato l’inglese come lingua universale per tradurre un bilancio di sostenibilità destinato all’estero. Occorre però analizzare con attenzione i mercati di riferimento, la lingua degli stakeholder e quella invece dei nuovi mercati in cui vogliamo approdare. Spesso potrebbe essere più opportuno tradurre il bilancio di sostenibilità in una lingua che sia “strategica” per l’azienda.
I madrelingua specializzati dell’agenzia di traduzioni SAE possono aiutarti a tradurre in inglese o in qualsiasi altra lingua il tuo bilancio di sostenibilità, assicurandoti un servizio preciso e professionale e sottoponendo il lavoro a un doppio controllo in modo da evitare imprecisioni ed errori.